ab medica capofila del progetto di teleriabilitazione di Regione Lombardia [MilanoFinanza.it]
Presentati i risultati del trial clinico su 141 pazienti: il 92,8% soddisfatto dell’usabilità dell’innovativo ecosistema di riabilitazione a domicilio basato su un modello asincrono per raggiungere un numero maggiore di pazienti
“TeleRiabilitazione domiciliare per i pazienti cronici: i risultati del progetto SIDERA^B”: per la prima volta – nel corso di un convegno che si è tenuto in collegamento da Palazzo Lombardia – è stato presentato il modello di teleriabilitazione SIDERA^B e i risultati raggiunti all’interno del trial clinico condotto su 141 pazienti tra settembre 2019 e ottobre 2020. Periodo che ha coinciso con il primo lockdown per la pandemia da Covid-19 e che ha conferito ancora più valore alla sperimentazione in corso di un modello all’avanguardia nella telemedicina da un punto di vista clinico, tecnologico e gestionale. ab medica, azienda leader nella produzione e distribuzione di tecnologie medicali, ha fatto da capofila del progetto insieme a un partenariato di elevato livello scientifico e tecnologico, proveniente dal mondo accademico e privato (IRCCS Fondazione don Carlo Gnocchi – Onlus, Università degli Studi di Milano – Bicocca, LIUC – Università Cattaneo e Politecnico di Milano).
SIDERA^B (Sistema Integrato Domiciliare e Riabilitazione assistita al Benessere) finanziato per circa 3 milioni di euro da Regione Lombardia, a valere su un fondo complessivo di 100 milioni iniziali a cui se ne sono aggiunti altri 200 milioni, nasce per sostenere l’innovazione del futuro nella sanità – in maniera coerente con le ultime indicazioni contenute nel PNRR – e dal bisogno sempre più urgente di riabilitazione nella popolazione mondiale: oltre 2 miliardi di persone, ossia 1 paziente su 3, richiede un percorso di riabilitazione, con un tasso che è cresciuto del 63% negli ultimi 30 anni. Obiettivo del progetto di ricerca è quello di potenziare e rendere accessibile la riabilitazione a più persone, grazie al ricorso alla tecnologia e alla digital health. Forte di un patrimonio pluri-ventennale di esperienza e avanguardia nella telemedicina, ab medica ha contribuito al progetto mettendo a disposizione la propria piattaforma tecnologica che in questi anni ha servito oltre 52mila pazienti, ricevuto 585mila misurazioni e più di 7mila referti negli ultimi 3 anni e gestito oltre 6mila televisite negli ultimi 5 mesi.
“Abbiamo una lunga esperienza al fianco degli operatori sanitari per individuare, progettare e creare le migliori soluzioni tecnologiche che possano migliorare la qualità di cura e di vita dei pazienti – ha dichiarato Cosimo Puttilli, R&D & Group Innovation Manager di ab medica – La qualità e la competenza sono elementi centrali nella mission aziendale che pone la persona al centro. Questo progetto offre una straordinaria opportunità, soprattutto in tempo di pandemia, per offrire a pazienti cronici gravi di proseguire il loro piano riabilitativo da casa senza interruzioni e senza problemi, liberando risorse dal sistema sanitario”.
Grazie a un concerto di competenze ed esperienze, il gruppo coinvolto nel progetto ha sviluppato un’innovativa piattaforma di TeleRiabilitazione multi-dominio capace di fornire cure riabilitative a domicilio a pazienti con patologie croniche cardiologiche, neurologiche e polmonari di particolare rilevanza, tra cui il Parkinson, gravi cardiopatie e la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva, per le quali a oggi non sono disponibili percorsi strutturati, integrati, continuativi, e soprattutto validati nella loro efficacia socio-sanitaria ed economica. Il valore e l’innovazione del progetto risiede nel modello utilizzato che per la prima volta abbandona il tradizionale rapporto face-to-face tra terapista e paziente per adottare una modalità asincrona, che non prevede la presenza in tempo reale dell’operatore sanitario e consente quindi di raggiungere contemporaneamente un numero maggiore di pazienti e permette di usufruire della terapia personalizzata secondo le disponibilità del paziente.
Attraverso la piattaforma tecnologica, medici e terapisti possono gestire in maniera semplice ed efficace i piani di riabilitazione individuali dei pazienti, configurando una vasta gamma di attività che vanno dalla prescrizione di farmaci, al monitoraggio dei momenti di attività fisica e sonno, all’utilizzo di contenuti multimediali e serious game. L’impostazione dell’applicativo web è stata studiata per renderla il più semplice e accessibile possibile: grazie a funzioni di drag & drop e menù a scelta multipla, il team medico riesce a monitorare in modo visuale e immediato gli andamenti di ciascuna attività pianificata, con la possibilità di verificare a colpo d’occhio eventuali discrepanze tra risultati e terapia e organizzare immediatamente eventuali azioni correttive. La piattaforma è stata testata con successo in un trial clinico condotto tra settembre 2019 e ottobre 2020 su 141 pazienti sottoposti a piani riabilitativi a carattere intensivo, mettendo a confronto la modalità digitalizzata con quella tradizionale. Il 92,8% ha valutato positivamente l’usabilità della piattaforma, con punteggi elevati anche in termini di learnability, potenziamento del care e maggiore fiducia nella bontà dei piani riabilitativi. La sperimentazione ha permesso di raggiungere eccellenti risultati in termini di miglioramento del benessere e della qualità di vita del paziente, nonché dei parametri di salute. I pazienti coinvolti nel trial sono stati chiamati inoltre a usare game digitale come strumento di engagement e benessere, con ottimi risultati, che, insieme ai risultati economici, di sostenibilità e validazione multidimensionale, rappresentano una grande innovazione rispetto alle evidenze a oggi disponibili. Ed è proprio dall’esperienza maturata con il progetto SIDERA^B che si inserisce TCube: sempre finanziato da Regione Lombardia il progetto, che si è concluso a novembre 2020, ha inteso validare un sistema di Telemedicina a tre moduli (TeleMonitoraggio – TM, TeleRiabilitazione – TR e TeleSupporto– TS) per offrire un processo di care integrato per la gestione della fragilità in ottica multidisciplinare e continuità diagnostico-terapeutica, includendo anche i soggetti positivi al Covid.
Credits: MilanoFinanza.it del 20 Maggio 2021