Tempo di Usermeeting per i chirurghi utilizzatori della piattaforma da Vinci
Dopo il recente User Meeting dedicato alla ginecologia, ab medica raddoppia e a pochi giorni dall’appuntamento trentino si avvicina a casa ed al proprio Headquarters per un nuovo incontro.
Alle porte di Milano, precisamente presso lo Starhotels Grand Milan di Saronno, si sta tenendo in questi giorni una due giorni che ha richiamato a sé una nutrita faculty di oltre 50 medici provenienti da tutta Italia, coordinati e guidati dal Dott. Paolo Pietro Bianchi, chairman per l’occasione, cui si sono affiancati il Dott. Andrea Coratti ed il Dott. Giuseppe Spinoglio.
Si scrive da Vinci e si legge urologia: in poche parole questa è stata per anni e anni l’associazione più immediata. Qualcosa però sta cambiando e va evolvendo: la piattaforma robotica, proprio in forza della sua precisione e affidabilità si sta rivelando una carta vincente per altre branche chirurgiche: sebbene il primato spetti ancora all’urologia, la chirurgia generale vanta comunque un ottimo posizionamento, seguita poi dalla ginecologia, dalla chirurgia toracica, dall’otorinolaringoiatria per concludere con la chirurgia pediatrica.
In agenda sono previste molteplici sessioni di discussione, verticali sulle applicazioni cliniche della tecnologia robotica in chirurgia generale: dalle procedure di chirurgia colorettale, a quelle del tratto gastrointestinale superiore, fino agli interventi di chirurgia epatobiliare e della parete con il confronto delle tecniche adottate. Un vasto ventaglio di approcci che abbraccia continuamente nuovi interventi: si possono infatti ritenere la pancreatetcomia e l’esofagetomia dei trattamenti emergenti che – senza dubbio – in breve tempo verranno acquisiti, divenendo addirittura dei gold standard come già accade oggi per la colectomia e la resezione del retto.
L’incontro rappresenta l’ideale occasione per discutere anche l’iter di introduzione della piattaforma da Vinci in ospedale, valutandone l’impatto economico, e la pianificazione del suo utilizzo in sala operatoria ed in un quadro multidisciplinare.
Radicalità oncologica, recupero funzionale, riduzione delle complicanze e diminuzione della degenza ospedaliera. Sono queste le caratteristiche cliniche assicurate dall’adozione del sistema da Vinci. I benefici assicurati in sala operatoria dalla piattaforma da Vinci sono evidenti: il medico può toccarli con mano già in sala operatoria, quando è in grado di operare in maniera immersiva, con una risoluzione dei dettagli aumentata di 10 volte rispetto all’occhio ed una fermezza gestuale che azzera i tremori fisiologici.
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Credits: Ufficio stampa ab medica dell’ 8 Luglio 2019